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VLADO MARTEK: Linguaggio in libertà / Language in Liberty

 

 

TRIESTE CONTEMPORANEA &
INSTITUTE FOR CONTEMPORARY ART, Zagreb

Trieste, Studio Tommaseo
16. 4 .> 18. 6. 2011.

VLADO MARTEK
Jezik u slobodi – Linguaggio in libertà – Language in Liberty
Curators: Dubravka Cherubini i Janka Vukmir
Participating: Dubravka Đurić, Darko Šimičić and Vlado Martek

Opening: Saturday, 16. 4. 2011., 6 p.m.

( English and Italian below)

ENGLISH
Vlado Martek (1951) is a Croatian artist and poet. Parallel to his artistic career, he works a lifelong time in a library. He has studied philosophy and literature at Faculty of Philosophy at Zagreb University.
Both of the subjects are deeply present in his visual art, but he has entered the art world by writing poetry. In mid seventies Martek has joined a neo-conceptual Group of Six Artists, which was active until mid eighties. The group was the first to exit exhibition spaces and went to work in the streets, mostly in the form of actions, exhibitions-actions, and were interactive with the audience. Communication with the audience remained ever since an element of Martek’s work.
He has used poetry for writing but he started doing “poetic objects”, writing mixed with other objects and composed into a visual art. He remained a trans-medial artist during the whole of his career. He works in variety of media simultaneously, crossing from visual arts to poetry, from photography to writings, from actions and performances to drawings, or installations. He is in a constant flux, and he is Fluxus influenced, he leans on art from Duchampian provenance, concrete poetry and historical Avant-Gardes.
He has an obvious book interest and has published numerous artists’ books and samizdats, considering them a form of social activism.
As a poet active in this artistic formation, he developed the concept of ‘pre-poet’ and ‘pre-poetry.
He never abandoned his philosophical background and many works relate to philosophy or relevant philosophical figures of European 20th century.
Works in this exhibition cover the time span of almost 30 years, the oldest being created in early 80ies and the last just recently in 2011. They are presented in groups mixed no matter of when they were created or in which media they are made in, but in thematic groups,
presenting the liberty of usage of language, showing how his interests have a continuum and consistency.

 

 

ITALIANO
Sabato 16 aprile alle ore 18 allo Studio Tommaseo di Trieste si aprirà la personale di Vlado Martek Jezik u slobodi-Linguaggio in libertà, a cura di Dubravka Cherubini e Janka Vukmir, e con la collaborazione scientifica di Dubravka Đurić e Darko Šimičić. La mostra, con il patrocinio del Consolato Generale di Croazia e in collaborazione con l’Institute for Contemporary Art di Zagabria, è organizzata dal Comitato Trieste Contemporanea all’interno della sua attività di promozione e ricerca sull’arte dell’Europa centro orientale e partecipa al progetto Words Room promosso dal network internazionale Continental Breakfast.
Vlado Martek (Zagabria, 1951), poeta, pittore e saggista, è uno dei più importanti artisti neo-concettuali croati. Laureato in Lettere e Filosofia, lavora da tutta la vita in una biblioteca e fa il suo ingresso nel mondo delle arti visive scrivendo poesie. A metà degli anni Settanta, assieme, fra gli altri, a Mladen Stilinović e Željko Jerman, fonda il Group of Six Authors attivo a Zagabria dal 1975 al 1979 e impegnato nella decostruzione dell’ideologia dell’ultimo socialismo jugoslavo. Il gruppo, al cui interno ha elaborato il concetto di pre-poeta e pre-poesia, è stato il primo a uscire dagli spazi espositivi per lavorare sulle strade, principalmente in forma di azioni, mostre-azioni e interagendo con il pubblico. Da allora la comunicazione con il pubblico è diventata una componente fondamentale del lavoro di Martek.
Dopo aver praticato la scrittura in modo tradizionale, ha cominciato a produrre oggetti poetici, scrittura mista con altri oggetti e ricomposta in arte visiva. È stato un artista trans-mediale durante tutta la sua carriera e ancora oggi lavora simultaneamente con diversi media, passando dall’arte visiva alla poesia, dalla fotografia alla scrittura, dall’azione e dalla performance al disegno e all’installazione. In moto costante (e influenzato da Fluxus), tende a un’arte di provenienza Duchampiana, alla poesia concreta e all’esempio delle Avanguardie Storiche. Martek infine, non abbandonando mai la sua formazione filosofica, ha realizzato molte opere riguardanti la filosofia o rilevanti figure filosofiche del Ventesimo secolo europeo, e ha pubblicato numerosi libri d’artista e samizdats (letteratura clandestina dissidente), considerandoli una forma di attivismo sociale.
Le opere in mostra, ben 101 lavori, coprono quasi 30 anni di attività, dai primi anni Ottanta ai giorni nostri, e sono mescolate in gruppi tematici, a prescindere dall’anno di realizzazione o dalla tecnica, per sottolineare la libertà d’uso del linguaggio e per dimostrare la continuità e coerenza dei suoi interessi. Fra le altre, tre importanti opere sono dedicate alla nostra città con cui l’artista ha intrecciato un legame particolare: Trieste (1985), Being Trieste in Art (2007) e I’m idealising boundaries between Trieste and artists (2010). L’inaugurazione sarà un’occasione imperdibile per approfondire il valore storico della figura dell’artista e della sua ricerca con i critici Dubravka Đurić e Darko Šimičić, insieme ai quali lo stesso Martek condurrà una sorta di vista guidata-performance alla mostra.

 

Studio Tommaseo, Trst
VLADO MARTEK Jezik u slobodi-Linguaggio in libertà-Language in Liberty
April, 16 – June  18, 2011
production Trieste Contemporanea, Studio Tommaseo; within the frames of the project Words Room international network Continental Breakfast; suppored by: Generalni konzulat RH, Trieste; Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia; Casa dell’Arte di Trieste, Media Digital Business.

 

Trieste Contemporanea
via del Monte 2/1 – Trieste
lunedì > sabato 17 > 20 – admission free
040 639187 – tscont@tin.it – www.triestecontemporanea.it

IMAGE: Vlado Martek, Trieste invisibile è meglio di quella visibile, 2011, serigrafia, 33×42,5cm, courtesy of Trieste Contemporanea